venerdì 23 luglio 2010

Zu Nino, dal bonifico alla bonifica...


Zunino (tutto attaccato, Zu Nino è un altro: commercia in triglie di sfroso davanti alle Eolie) è stato bonificato un anno fa.
Infatti gli hanno mandato un bel bonifico da mezzo miliardo di euro per salvarlo da un fallimento imbarazzante.
Imbarazzante per chi?
Per chi l'aveva rifornito di contanti per costruire palazzi che non riusciva a vendere, perché bello com'è quel radioso quartiere, se ci vai dopo le otto di sera (e non lavori a Sky, che loro hanno le guardie private) ti scambiano per un pusher di cristalli allucinogeni, senza contare che bisogna fare lo slalom tra topi, buche e pozzanghere dove sguazzano fra un po' anche le sanguisughe.
Ora, per bonificare l'area di Santa Giulia a Milano dove i palazzi sono stati costruiti sopra una bomba batteriologica (cancerogena), serve più o meno la stessa cifra.
Sarebbe imbarazzante che non si trovasse un bel consorzio di garanzia per sistemare la cosa.
Lo sapete come si chiama/chiamava la società di Zunino? Risanamento...
Porca miseria, il destino a volte è proprio bastardo.

PS. ma avete idea di quanto possa essere "sporca" un'area il cui costo di pulizia è pari alla metà del suo valore? Con la beffa che, anche rilevandola, i palazzi andrebbero abbattuti per permettere la bonifica. E bravo Zu Nino...

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