martedì 13 luglio 2010

I nostri debiti corrono a 21 milioni all'ora


Il debito pubblico italiano è cresciuto a maggio di 15 miliardi di euro rispetto al mese precedente. Se, detta così, la cosa non vi dovesse colpire più di tanto e restare solo un numero su una grafica anonima dispersa in qualche telegiornale, provate a leggerla così: in Italia il debito cresce di 484 milioni al giorno, oppure di 21 all’ora, e la cifra complessiva raggiunta in 31 giorni vale più della ricchezza prodotta in un anno dal Paraguay, recente nostra rivale ai Mondiali (e bravissima catenacciara) .
Davanti a queste cifre è onestamente difficile pretendere che le famiglie non si indebitino, visto che lo Stato offre veramente un pessimo esempio.
Lo offre, se è per questo, anche nella lotta all’evasione, sbandierata come un vessillo per prendere qualche voto in più tra le casalinghe di Voghera e gli alpini di Cuneo, ma nella realtà rimasta un sogno irrealizzabile.
Secondo i dati dell’Istat, nel 2008 il “Pil occulto” ha raggiunto i 275 miliardi di euro e ci sono ben tre milioni di nostri connazionali che lavorano in nero.
Anzi, meglio: che lavorano e guadagnano a nostra insaputa.
(La vista Colosseo è un optional)

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