venerdì 14 maggio 2010
Robinùd, noi e gli "speculattori"
Parola di Russel Crowe (che lo interpreta al cinema): se esistesse oggi, Robin Hood se la prenderebbe con gli speculatori.
Bersaglio giusto e sacrosanto, che resta però ancora avvolto nel mistero del racconto multimediale (e, se volete, leggetevi che cosa ne pensiamo su un paio di post fa).
Tanto per fare un passo avanti, diciamo che il mondo - metaforicamente - non è mai stato così pieno di "speculattori", gente che fa comunque di tutto per farci vedere un film e farci pagare biglietti sempre più cari senza permetterci di interpretare nemmeno piccoli ruoli da comparse.
Ma non vi girano le frecce?
Noi, nel nostro piccolissimo, ci siamo sentiti gratificati dalle parole di Crowe. Pronti a scatenare l'inferno a un suo ordine (quando faceva il Gladiatore) siamo pronti adesso a tirare fuori l'arco e spararne qualcuna.
In verità, tentiamo di farlo (bene o male, non tocca a noi dirlo) da quando scriviamo su "Oggi", poi con Vaffanbanka! e Vaffankrisi! abbiamo migliorato la nostra presenza nella foresta di Sherwood.
Non rubiamo ai ricchi e non regaliamo ai poveri (se non qualche consiglio onesto e gratis), ma ci piace un sacco fare "Robinùd".
Però, quale sarebbe il reame da difendere?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento