mercoledì 19 maggio 2010
'O famo strano? No, etico!
“Caccia a evasori e falsi invalidi”.
Oh, bene. C’è scritto sui giornali. Che sia la volta buona?
Il ministro Tremonti parla di una “manovra etica”. Piace, per carità. Fa immaginare scenari nuovi, più condivisi, fa quasi sperare in un mondo migliore: etico!
Noi, che nelle nostre avventure editoriali abbiamo sostituito il Pil (Prodotto Interno Lordo) con il Vil (Valore Interno Lordo) siamo felici.
Prendersela con gli evasori assicura simpatia, purché stavolta la soluzione non sia un condono.
Avremmo tutti voluto più etica prima, però. Quando serviva accorgersi che ci sono nazioni che truccano i conti tanto e male, altre che lo fanno poco e bene, altre ancora che lo fanno molto e benissimo.
Sarà molto etico che in futuro non abbiano più modo di farlo, ma soprattutto che sentano i morsi dello spirito e si convincano che farlo non si deve. Ci fidiamo?
Dovremmo poi fidarci – in ordine sparso - degli appaltatori, dei subappaltatori, degli appaltanti e dei subappaltanti.
Dei consulenti che consigliano eticamente, dei commercialisti che controllano eticamente, degli idraulici che fatturano eticamente e dei loro clienti eticamente pronti a pagare quel che c’è.
Sia chiaro che quel caro signore che vorrà pagarci la rata del mutuo senza dircelo (ma se siamo fortunati magari troviamo quello che ci paga anche la casa senza dircelo…) dovrà invece fare pubblica ed etica ammissione.
Eticamente ora staremo a vedere.
Probabilmente, sempre eticamente, siamo già preparati a pagare.
Perché, eticamente, sempre agli stessi tocca.
Poi, stavolta, se eticamente toccasse anche a quel bauscia brizzolato che ha il Cayenne, posteggia sull’area invalidi e non paga il ticket in farmacia, sarebbe mica male.
Ma fate presto: qualcuno andrà a dirgli che il bollino arancio con la carrozzina sul parabrezza attaccato accanto al pass del golf lo renderà un candidato certo al redditometro.
E chissene: lui è nullatenente. Anzi, tiene una prozia sciancata che accompagna sempre a fare la spesa in Montenapo.
Lui è a posto.
Forse, per un po’, smetterà solo di giocare a golf.
Eticamente.
PS: ma stavolta speriamo davvero che non finisca così…
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