venerdì 14 maggio 2010

Libero rating in libero stato


Ripensandoci: ma le polemiche a caldo sulle agenzie di rating, che anziché dare pagelle orientano il mercato, sono già finite?
Sfogliate i piani europei, i contropiani, i verbali, i comunicati e tutto quel cavolo che preferite, e vi accorgerete di una cosa: di agenzie di rating già non parla più nessuno.
Nessuno le mette all'ordine del giorno.
Nessuno si permette di criticarne, se non la qualità, almeno la quantità.
Pensateci: in un mondo economicamente depresso e finanziariamente psicotico (e sì che di lezioni dovremmo averne prese) la gestione dell'affidabilità di società e nazioni resta nelle loro mani.
Qui, Quo e Qua si sono salvati ancora.
E ci sarebbe da discutere un po' su Qua: più che tre agenzie sono due e mezza, visto che Fitch - per quanto si dimeni e alzi la voce - è considerata di un peso inferiore a Moody's e Standard & Poor's (nessuno lo dice mai con chiarezza, ma così è).
Per semplicità diciamo pure che sono tre, ma vi rendete conto: tre!
Alla faccia della democrazia e del liberismo ci sono in tutto il mondo tre e solo tre soggetti che possono permettersi di dare dell'inaffidabile a una nazione, spacciandola come spazzatura e carne morta.
Che sulla Grecia abbiano ragione non c'è dubbio, ma ce ne sono tanti di dubbi a proposito dell'intempestività con cui l'hanno fatto: se ne sono accorte solo adesso, dopo - più o meno - otto anni in cui i discendenti scapestrati di Platone truccavano i conti?
Scusate, ma allora bolliamole come "junk". Si abbia il coraggio di dire che le agenzie garantiscono risultati utili per un perito settore che si accinge a tagliare un cadavere, non di certo per curare un paziente e trovargli la giusta cura.
Proposta: liberalizziamole!
Si trovi il modo di farle crescere di numero, facciamo sì che fra un anno ci siano almeno venti agenzie di rating che possono giudicare l'onorabilità di un paese.
Facciamo sì, inoltre, che ce ne sia qualcuna europea, italiana francese tedesca. Massì, una cinese, una giapponese e - ci mancherebbe - una anche svizzera.
Insomma, non sappiamo a voi, ma a noi di essere giudicati solo con un metro americano non va più bene. Il sospetto che il mercato sia orientato a favore di Wall Street (tanto per dargli una faccia, ma non l'unica) è diventato quasi una certezza. Avete presente il cambio dell'euro adesso?
Ci vorrebbe proprio a' livella.

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