venerdì 23 aprile 2010

Povera Goldman beccata con le mani nel... Sachs


La blasonata Goldman Sachs, beccata come un topo con i denti nel formaggio, si difende. Dice che è brava, pura, che mai e poi mai avrebbe fatto qualcosa per danneggiare i clienti. Il problema, però, è proprio diverso ed è tutto lì il peccato originale, la "nube" che ha fatto schiantare il mondo nella sua crisi (finanziaria, economica e morale) più grave della storia.
Prima di andare a caccia dell'ultimo dettaglio di cronaca nera, è su questa filosofia che bisogna concentrarsi.
Perché il caso Goldman, grazie alle spiegazioni dei suoi portavoce e dei suoi manager, a leggerle bene diventa un emblema del modo distorto con cui ragiona la finanza. Un esempio che vale forse più di Lehman.
Il problema non è quello di "non fare niente contro i clienti" (e poi, comunque, vedremo se è così) piuttosto quello di fare solo l'interesse degli azionisti e di se stessi.
Però questo equivale a lasciare sempre indietro qualcuno, consapevole che questo non è il prezzo da pagare, ma quello da incassare.
C'è una grande differenza, credeteci.


Uomini d'oro... Sembra che Goldman (ironia della sorte, il nome in inglese significa "uomo d'oro") con una mano creasse prodotti finanziari e con l'altra ci scommettesse sopra, ma al di là della presunzione di innocenza fino a prova contraria (in fondo vale anche per i serial killer), qualcosa deve far riflettere: avere, come lei, macinato profitti per 3,29 miliardi di dollari nell'anno orribile del mondo denota una "miracolosa" capacità di arricchimento. E anche di discreta faccia tosta. Insomma, siamo alle solite: crisi o non crisi (e sbattendosene allegramente della sua origine finanziaria) le banche continuano a fare utili più di prima.
Dirà il tribunale se c'è stato reato. Ma, comunque vada, è opportuno far circolare liberamente un'idea molto più utile da subito: moralmente Goldman è colpevole.

Bella gente. Eh sì, perché a ripercorrere questo ultimo horror a Wall Street vengono in mente un sacco di nomi eccellenti. Da Goldman Sachs sono passati economisti e Nobel, "ministri" dell'esecutivo americano e governatori di banche centrali. Per fare qualche esempio nostrano, da consulenti hanno timbrato il cartellino alla Goldman Romano Prodi e Mario Monti, mentre il governatore della Banca d'Italia ne è stato vicepresidente dal 2002 al 2005. Questo solo per dire che stiamo parlando di un ramificatissimo e prestigioso salotto della finanza internazionale, il cui coinvolgimento in un (presunto) scandalo non può che fare notizia.
Perché Goldman, oltre ad essere un crocevia altolocato finora non sporcato dagli schizzi del fango che hanno definitivamente oscurato la grande rivale Lehman Brothers, ha avuto un ruolo non tanto marginale nella costruzione e nella gestione dell'economia americana degli ultimi anni. Ne era stato alto dirigente Robert Rubin, poi diventato segretario al Tesoro con Bill Clinton; ne era stato vicepresidente Henry Paulson, che ha avuto la stessa carica di Rubin con la presidenza di Bush junior.
Per la cronaca, il titolare dell'hedge fund che ha messo la banca sulla graticola si chiama John Paulson. (Omonimia casuale, ma che dispettoso a volte destino...).
Perciò, senza per forza cedere alla tentazione (fortissima) di giocare con il revisionismo storico, questi ultimi due anni d.L. (dopo Lehman) potrebbero essere riletti con una visione più ampia. Che ne dite?

Wikipedia? Scivola. Goldman parla di accuse "infondate" e qua e là qualcuno ora fa molta attenzione a tritarla come fece invece in un fine settimana a mercati chiusi con Lehman Brothers. Insomma, il teorema del "furbettismo" stavolta non si applica automaticamente, c'è più prudenza. Tanto che alla sua voce su Wikipedia c'è scritto che "il 16 aprile del 2010 Goldman Sachs è stata, abbastanza inaspettatamente, incriminata per frode dalla Sec". Inaspettatamente? Ma signore e signori, per favore, venite giù dal pero. Goldman è come le altre puramente, semplicemente, profondamente una banca. Fa da anni quello che fanno le altre banche, solo che finora non l'avevano beccata.
In questo mondo dove le regole ce l'hanno solo promesse nei talk show come i nuovi posti di lavoro, a certi livelli non sono mai esistite e non esistono differenze; le porcate non vanno divise tra grandi e piccole, ma tra note e ignote.

Obama? He can. Lui altroché se può, e infatti lo fa. Se quella contro Goldman sia poi solo il primo trillo della sveglia contro Wall Street non c'entra: il vero problema è che, mediamente, da due anni ci stanno prendendo per il "fondo" e non è cambiato niente. Andiamo in giro per convegni, seminari e presentazioni a dirlo senza essere dei geni e senza scrivere in prima come certi bocconiani in pausa di governo che se la menano con le riforme senza che ne arrivi mai una davvero. Crescere senza cambiare è inutile: le regole servono eccome.
Il mondo ha le pezze (dove non batte mai il "sole"), la disoccupazione è alta, la produzione industriale bassa, i consumi ristagnano, e la Borsa invece se ne frega e sale da un anno? Economia ferma e azioni da mille e una notte, mentre qualche bankiere (di sinistra) si aumenta lo stipendio di un milione e poi fa lo schizzinoso se uno come Bossi dice che vuole la sua e le altre banche?
Piano piano, tra un reality e un telegiornale stri-Minz-ito, magari cominciamo a a capire anche qui che cosa ne fanno dei denari rastrellati con le speculazioni anziché darli alla piccola impresa, agli artigiani (e ai disgraziati). Se non apriamo gli occhi adesso, non lo faremo mai più.

2 commenti:

  1. condivido appieno l'opinione di questo post ma secondo voi faranno fare a Goldman la stessa fine di Lheman? io non penso che gli Americani accettino il rischio di veder collassare i mercati dopo tutte le dichiarazioni ottimistiche sulla fine della crisi penso che quando si sarà diradata la polvere Goldman sarà ancora lì a fare il bello ed il cattivo tempo mi piacerebbe che fosse il contrario sarebbe un bel segnale per tutto il sistema bancario ma non penso che ciò accada.
    ovviamente è un mio personalissimo parere.

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  2. Buon giorno complimenti per il blog vi prego dateci indicazioni come investire i nostri risparmi, come fate attraverso il giornale.
    Cordialmente Amedeo28

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